Sofia. Femmina di età compresa tra 4 e 92 anni (a seconda delle situazioni), ho in dotazione un marito (detto Freddie) una figlia (detta Picci) un cane femmina (detta Tritotutto).
L’alba mi piace di più del tramonto e preferisco una fresca ombra al sole cocente.
Il mare mi piace più della montagna. Ma preferisco le passeggiate nel bosco a quelle sulla sabbia.
La bici la preferisco col cestino piuttosto che col cambio sequenziale. Eccetto in salita, quando mi maledico per aver scelto una bici senza marce.
La notte di Natale quasi non dormo; appena sveglia corro a vedere i regali sotto l’albero e rimango incantata davanti a tutta la montagna di pacchetti, cercando di indovinarne il contenuto. Però i regali preferisco farli che riceverli.
E sempre a proposito di regali, per quanto mi riguarda meglio una roba tecnologica che qualcosa da mettere al dito/collo/braccio. Se fossi una moderna Marilyn canterei “smartphone is a girl’s best friend”.
L’acqua è il mio elemento naturale, ma quando sono in giardino a trapiantare, seminare o interrare, sogno di guidare un motoaliante.
Amo l’effetto rigenerativo e confortante e curativo e socializzante del buon cibo, ma odio gli effetti collaterali delle troppe calorie. E siccome l’amore vince su tutto, la bilancia pende sempre (troppo) a mio sfavore.
Adoro gironzolare per mercatini e trovare cose carine per i picnic nell’erba. O anche cose carine e basta. Ed a proposito di picnic, odio quelli fatti sui tavolini richiudibili da picnic, con le sedioline richiudibili da picnic e con il frigo da picnic. Vado invece pazza per quelli che ti siedi sulla tovaglia stesa a terra, con i piatti, le posate ed i bicchieri colorati dentro ad un cestino. Con del cibo sfizioso da mangiare con le mani. Magari sull’erba o sulla sabbia.
Odio i viaggi organizzati, ma adoro organizzare i miei viaggi. A partire dalla scelta della meta fino alla scelta delle foto da mettere nell’album.
Gli spostamenti che preferisco sono quelli in aereo, che ti portano lontano, in treno, che ti fanno stare rilassato ed in macchina, che puoi scegliere il percorso. Anche la bicicletta mi piace, ma mai subito dopo la messa in piega.
Quando in una strada che non conosco mi trovo ad un bivio: fra destra e sinistra preferisco la sinistra; se le strade sono tre, vado dritto.
Amo fare movimento. Però preferisco dedicarmi ad una disciplina sportiva piuttosto che spendere energie alle macchine di una palestra.
Adoro il contatto fisico. Sono un’abbracciona ed una baciona. Ma solo se già ci conosciamo. Mica vado in giro ad abbracciare gli sconosciuti!
Non mi piacciono le strette di mano troppo forti, tanto meno quelle loffie. Meglio una via di mezzo.
Vorrei vivere una vita piena di figli e di animali, ma siccome sono pigra ne vivo una con una sola figlia ed un solo cane.
Cambio spesso idea. Forse troppo spesso. Forse no.
Ho un grande cassetto con tanti sogni dentro, un armadio con qualche scheletro ed una libreria con tante storie ancora da raccontare.
Adoro quando un pensiero piccolo come un puntino si dilata e diventa talmente grosso che non sta più nella testa. E allora lo faccio uscire, cercando di farlo diventare reale.
Ma più, più, più di tutto AMO la Picci e condividere con lei quanto più possibile le cose che mi piacciono.
Perché il blog si chiama GIÀ MEZZOGIORNO? Perché il tempo vola ed io sono sempre in ritardo. Come al mattino, che ad un primo sguardo l’orologio segna le 9 e (quello che a me sembra) un attimo dopo “è già mezzogiorno”.

